Novità dal Comitato Storico-Il Leonicus a giugno
Il Comitato Storico Leoniceno è operativo e guarda a proporre non solo iniziative a livello locale, ma si lascia anche attrarre da proposte che guardano anche oltreconfine. Una macchina organizzativa bencostruita che dalle operazioni svolte in passato si proietta verso il futuro con l’ambizione di crescere sempre di più. Il Presidente Luca Bolla fa conoscere i prossimi progetti.
Che cos’è il “Programma 2016”?
«È l’iniziativa con cui oggi il Comitato Storico si presenta alla comunità leonicena e internazionale, oltre alle città a noi vicine. “Programma 2016” è molto articolato e lo abbiamo esteso su un volumetto che uscirà presto al pubblico. Rappresenta innanzitutto il punto della situazione delle scorse edizioni e chiarisce quello che sarà il percorso per questo 2016. Tutti ci hanno conosciuto come l’associazione organizzatrice di Leonicus, manifestazione che ad oggi fa parte di un programma molto più esteso. Il nostro obiettivo è quello di interagire con la rete degli imprenditori del territorio, con il mondo della scuola, con la rete delle associazioni che in questo territorio lavorano e con le associazioni di categoria, in modo particolare con Confartigianato e Confcommercio che sono da sempre con noi in questo programma».
Tra gli appuntamenti che state organizzando, quali vali la pena di citare?
«Non è facile fare esclusioni di colpi. Abbiamo iniziato un’importantissima collaborazione con la Strapalladio, ci sarà la visita a Praga in Consolato a Praga tramite associazioni di categoria, avremo due serate piene di amici che verranno ad vedere alcune compagnie teatrali, anche amatoriali (cito l’ “Anonima Magnagati” e la “Compagnia Arcobaleno”), un pomeriggio dedicato a Santa Lucia a dicembre e nel piccolo castello che ricorda gli Scaligeri il 23 luglio ricorderemo le gesta dei nostri cavalieri»
A cosa è dovuto il cambio di data per il Leonicus, che si terrà a giugno al posto di ottobre?
«Questa manifestazione, che è il nostro gioiello di famiglia, viene anticipato a giugno in quanto è stato pensato in modo saggio dall’Amministrazione che portare ad ottobre un evento così strutturato significa collocarlo in un periodo in cui la stagionalità non premia il turismo che cammina. Giugno è un momento in cui è auspicabile che il tempo premi e in cui abbiamo più partecipazione di storici e cultori del turismo itinerante (banchi medievali, cavalieri e cavalli e quant’altro)».
Come vi state aprendo fuori da Lonigo?
«Mantova per noi è un’esperimento importante, stiamo cercando di legarci alla tradizione dei Gonzaga attraverso la compagnia d’arme “Le dodici lame scaligere”, che mette insieme ciò che contraddistingue il castello di Mantova e di Verona. Lì hanno creato un’associazione molto importante, riconosciua a livello internazionale. Grazie a loro anche Lonigo avrà la possibilità di godere di un po’ di luce riflessa. Il nostro andare alla ricerca di città strutturali come Mantova, capitale italiana della cultura, e Verona, che è sicuramente una delle più importanti a livello europeo per le sue peculiarità turistiche, diventa un bel treno che ci porterà a parlare a Venezia e a Praga di Leonicus».