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INTERVISTA A MANUELA BEDESCHI, NUOVA PRESIDENTE DEL CDA DEL TEATRO DI LONIGO


Per intervistare Manuela Bedeschi, nuova Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione Teatro Comunale di Lonigo, siamo stati accolti nella loggia di Villa Pisani


Bonetti di Bagnolo e, nell’attesa di essere ricevuti, ci siamo gustati l’occhio guardando il verde rigoglio primaverile fondersi con l’armoniosa architettura palladiana. Cosa l’ha portata alla candidatura, cos’è che la lega al teatro? «La cultura è l’ambiente in cui vivo e il teatro in particolare fa parte dei miei interessi. L’ho approfondito. Ho accolto l’invito del sindaco e ho presentato la mia candidatura al Consiglio di Amministrazione del teatro, anche perché ho capito che la politica non centrava niente, si trattava solo di mettersi al servizio della cultura. Con il mio ruolo di Presidente spero di riuscire a coinvolgere più persone qualificate, oltre che operare un’azione di controllo». Come ci presenta la vostra squadra? «Si è creato un bel gruppo di lavoro, piuttosto eterogeneo. Fondamentali saranno le due figure più giovani: Alessandra Tassoni, che vive nel mondo della musica, e Alice Laura Culpo, grande appassionata di cultura. Abbiamo accolto la disponibilità da parte di Francesco Rezzadore, ex presidente del C.d.A., e vantiamo anche la presenza Cleto Munari, designer triestino di fama internazionale e vicentino di adozione». Qualche idea per il direttore artistico? «Da parte del sindaco è stato emanato un avviso per la nomina di direttore artistico dell’istituzione Teatro Comunale.Stanno arrivando molti curricula che saranno tutti vagliati. Sicuramente anche Alessandro Anderloni, direttore artistico del festival estivo, sarà valutato tra i candidati papabili. Una cosa è certa: l’incaricato dovrà essere una persona molto coinvolta che seguendo le indicazioni del Sindaco dovrà proporre un programma diversificato in modo da coinvolgere un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo». La tipologia degli spettacoli rimarrà la stessa o ci sarà qualche novità? «Sicuramente la formula finora utilizzata è stata vincente, ci sono stati buoni numeri, ma questo non vuol dire che non si possa fare di più. Cercheremo di portare rinnovamento soprattutto nel coinvolgimento, che deve allargarsi rispetto alla classica cerchia di appassionati del teatro. Di certo nella prossima stagione, a Lonigo, non potrà mancare la lirica, genere che rende famoso il teatro leoniceno anche nelle provincie limitrofe». Per quanto riguarda i finanziamenti della prossima stagione? «Una delle ragioni per cui il Consiglio di Amministrazione è così eterogeneo è per renderlo funzionale e per intessere una rete di contatti commerciali più ampia possibile. L’impegno sotto l’aspetto organizzativo è già iniziato e pare stia già dando i primi risulta.


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