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Marianna, sfrattata da casa, costretta a dormire in un furgone


Non capita di certo a qualsiasi ventenne di ritrovarsi di punto in bianco senza un tetto sopra la testa. Lei è Marianna e da maggio, dopo già molti anni di peripezie economiche, è stata sfrattata dall’appartamento che condivideva con la sua famiglia. Uno sfratto che ha portato alla divisione del nucleo famigliare perchè, oltre ad aver perso un luogo sicuro cui far rientro dopo una giornata divisa tra scuola e compiti, ogni componente della famiglia ha trovato una sistemazione temporanea e peculiare da conoscenti e amici. «Per un periodo ho dormito da una signora e poi da un’amica, ma da quando non hanno più potuto ospitarmi l’unica soluzione è stata andare a vivere nel mio furgone, parcheggiato in una via vicino al Parco Ippodromo.

Dormire in furgone non è facile, soprattutto ad ottobre, il freddo si fa sentire, e di certo non posso accendere l’aria calda, non posso permettermelo. Non so mai dove sarò il giorno successivo, negli ultimi dieci giorni mi divido tra quest’ultimo e la cameretta di una mia amica». Una vicenda sconvolgente quella di Marianna, una situazione troppo precaria per una ragazza che alla sua età dovrebbe solo pensare a fare qualche lavoro per contribuire alle spese familiari e permettersi un’uscita in più con gli amici con una pizza il sabato sera.

di G.Piccolin

(segue su AREA3 n°71 - dicembre 2016)


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