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Castiello “cacciato” non accetta il “purgatorio”



Tanto tuonò che piovve. Andrea Castiello, assessore ai lavori pubblici, è stato praticamente “esonerato” dal sindaco Restello così come aveva preannunciato il nostro mensile il mese scorso. Nella lettera inviata all’ex assessore per motivare la decisione della rimozione dall’incarico (un fatto inconsueto nel panorama politico leoniceno a memoria del cronista che segue per la stampa interrottamente le vicende cittadine dal lontano 1977) il sindaco Restello elenca quattro motivi che lo hanno indotto a togliere il mandato al suo assessore e ad assumere temporaneamente le deleghe svolte da Castiello in seno alla giunta comunale (lavori pubblici, sport, sicurezza urbana, ecologia e ambiente).

La prima contestazione si basa sulla domanda di attualità presentata dal consigliere di minoranza Luigi Tassoni su una presunta lite che Castiello avrebbe avuto con un suo coetaneo e che sarebbe la causa delle lesioni richiamate nell’interrogazione.


di Rino Boseggia


(segue su AREA3 n°76 - maggio 2017)



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