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La stagione teatrale 16/17 oltre i numeri

43 spettacoli per un totale di 14.027 spettatori, con un incremento di 2.985 biglietti e una lieve flessione degli abbonamenti per gli appuntamenti di prosa. Il Direttore Artistico Alessandro Anderloni racconta la stagione oltre i numeri

Com’è il pubblico di Lonigo?

«Ho imparato a conoscerlo. È molto affezionato al teatro, vuole bene al luogo e ci tiene alla stagione, ama divertirsi e uscire col sorriso. È un pubblico che fa critiche, apprezzamenti e che dà suggerimenti, è interessato, non passivo.

L’età media è piuttosto alta, segno di affetto continuato, ma manca, e di questo mi rammarico, la fascia più giovane. Le iniziative con le scuole, le domeniche e il festival “Generazione Teatro” vanno nella direzione di coinvolgere i giovani».


Di recente è stato reso noto il rendiconto della prima edizione di “Lonigo Postounico” e da qui si è accesa qualche polemica. Perché investire in questo festival e nella stagione teatrale?

«Sono stato chiamato per dare un impulso culturale alla città. Aprire gli orizzonti culturali è una scelta coraggiosa che non tutti i Comuni fanno. Con questa scommessa, Lonigo ha deciso di fare un investimento a lungo termine. È un seme che darà frutto negli anni e l’impressione che siano soldi sprecati sarà contraddetta nel tempo. C’è bisogno di bellezza e di poesia. Con l’esperienza sapremo risparmiare e ottimizzare. C’è anche da dire che questo è stato un anno di cambiamenti, un banco di prova in cui si sospende il giudizio. La prossima stagione porterà delle belle sorprese».

di Chiara Ballan

(segue su AREA3 n°77 - giugno 2017)


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