«Cacciato da assessore, ma non dalla politica» - il racconto di Andrea Castiello
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L’amarezza per essere stato “esonerato” dalla carica di assessore che ricopriva fino a qualche mese fa nella Giunta Restello è ancora dipinta nel volto di Andrea Castiello nonostante cerchi di mascherarla dietro ad un sorriso forzato.
Nel colloquio che abbiamo avuto con l’ex assessore leghista in redazione, al di là delle rivendicazioni sacrosante per il lavoro svolto e interrotto anzitempo, si ha netta la sensazione che la sua breve esperienza politica riprenderà non appena si creeranno le opportunità per farlo. Castiello, inoltre, tiene a ribadire che le sue dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa a Lino Zonin per il Giornale di Vicenza non sono state dettate da acredine nei confronti di chicchessia ed in particolare nei confronti dei vertici della Lega Nord con i quali mantiene ottimi rapporti. Inutile nascondere che gli hanno fatto un grande piacere leggere le attestazioni di stima nei suoi confronti da alcune categorie per il lavoro svolto. «Ecco, più che sulle inevitabili polemiche sorte sulle motivazioni addotte dal Sindaco per estromettermi dalla giunta - ci tiene a sottolineare Castiello - vorrei porre l’accento sul fatto che più associazioni hanno espresso un giudizio positivo sulla mia costante attenzione nei loro confronti.
Forse è stato proprio questo che ha suscitato invidie da parte di qualcuno che temeva che la mia popolarità e attività lo potessero oscurare. Più di qualche volta mi è stato fatto presente che non eravamo in dirittura d’arrivo per preparare la campagna elettorale e che pertanto il mio essere troppo presente in comune, e soprattutto il mio costante impegno per realizzare le opere pubbliche, dopo anni di immobilismo, erano fuori luogo se non esagerati. Non vedo altri motivi per la mia cacciata da palazzo Mugna.
di Rino Boseggia
(segue su AREA3 n°78 lug/ago 2017)