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La statua della Madonna nella storia


Commissionata nel 1628 dal Comune di Lonigo per prevenire l’epidemia di peste che serpeggiava nel territorio veneto, fu realizzata in pietra bianca raffigurante la Madonna di Lonigo in piedi su di una nuvola, incoronata, con un piccolo libro stretto nella mano sinistra nell’atto di coprire l’occhio sinistro ferito, e posta sotto i portici del Palazzo Municipale (oggi Palazzo del Popolo). Nel 1629 la statua fu fatta indorare nelle vesti e alla base del supporto fu oosta la scritta “ Alla Madre di Dia Maria, in segno di devozione, la Comunità di Lonigo dedicò, anno 1629”

Per ragioni di restauro del Palazzo Municipale del 1875, la statua fu deposta nel granaio dove vi rimase per lungo tempo finché un cittadino fece richiesta di riportarla in luce. La Giunta comunale decise che doveva essere posizionata nella Chiesa dell’ospedale S. Giovanni Battista.

Con delibera del 18 settembre 1954, a causa dei lavori della chiesa, la statua fu spostata sulla facciata sud di Palazzo Pisani lato sud (via per Bagnolo) addossata al muro su di un alto basamento.

La posizione, all’esterno di Palazzo Pisani si rilevò poco adatta a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici che danneggiavano la pietra con cui era stata scolpita, per cui si rese necessario un’ulteriore spostamento, avvenuto a metà degli anni ottanta, all’interno della Chiesa Vecchia in una apposita nicchia dove risiede tutt’ora.



Inaugurazione della nuova statua bronzea della Madonna dei Miracoli di Lonigo

Nel giorno della ricorrenza della Madonna Addolorata, il 15 settembre, alle ore 17.30 nel lato sud di Palazzo Pisani, è stato celebrato il posizionamento della Madonna dei Miracoli di Lonigo.

Davanti ad un folto gruppo di persone intervenute per l’occasione, dopo la presentazione del cerimoniere Gianluigi Coltri, sono intervenuti il sindaco di Lonigo Luca Restello e il parroco don Roberto Castegnaro.

Dopo la cerimonia di scopertura della statua in bronzo è stato apprezzato l’intervento di Antonio Frazza memoria storica leonicena.

M.P.


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