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La VI edizione de L’Artica

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  • 10 gen 2018
  • Tempo di lettura: 1 min

ph. Emanuele Calearo


Son passati sei anni dalla prima edizione. Che inizio fantastico! Il percorso era da matti, 20 chilometri di pianura, un chilometro di salita e ritorno. Ma che salita! Pendenza media 16%, una sberla in faccia nel gelo di una splendida giornata.

E che scorpacciate ai ristori: al primo il gruppetto dei quattordici si abbuffa e riparte con il brio del buon spriz campari, ma il secondo è una perla. Focacce appena sfornate dalle abili mani della Gina, sopressa divina, di quella che profuma di cantina e muffa nobilissima e poi lui, il re indiscusso della tavola veneta: il cabernet.

E i dietologi muti! Il gruppetto festoso rientra a Lonigo consapevole che una gioia così deve per forza essere riprovata e condivisa. La combinazione di ciclismo, freddo e abbuffate nel contesto spontaneo e gioioso de L’Artica è stato incredibilmente contagioso e i numeri che lo descrivono sono fenomenali.

L’Artica cresce e si conferma perché non è mai venuta meno ai sui principi fondamentali: dare più di quello che si riceve, fregarsene dei soldi, divertirsi in compagnia e soprattutto brindare.

Appuntamento dunque domenica 28 gennaio alle ore 10 in piazza Garibaldi a Lonigo per la VI edizione de L’Artica.

di Alessandra Rovarin



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