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Tutto pronto per la 532ª Fiera di marzo


Chi dice marzo dice Fiera, a Lonigo. Si contano ormai i giorni che mancano all’inizio dell’appuntamento più importante del calendario leoniceno, che si terrà dal 23 al 26 marzo, e il sindaco Luca Restello attende con trepidazione e fiducia l’inaugurazione della kermesse.

«Possiamo essere soddisfatti dei risultati ottenuti lo scorso anno», esordisce il primo cittadino. «Le innovazioni introdotte nella manifestazione sono state apprezzate e premiate sia dai visitatori che dalle imprese presenti, tanto che la Fiera del 2017 ha registrato il tutto esaurito, pur pagando lo scotto di una domenica piovosa», afferma il primo cittadino.

L’onda lunga del successo dello scorso anno ha portato gli espositori a farsi avanti e il Comune ha potuto segnare un piccolo-grande traguardo raggiunto all’inizio di quest’anno: la vendita di tutti gli spazi espositivi entro il mese di gennaio.

La novità più significativa è l’invito fatto da Comune, Coldiretti ed Agribagnolo a 12 produttori di Amatrice che hanno accettato di buon grado e saranno presenti a Lonigo con i loro prodotti per promuovere le loro attività. Verranno ospitati in piazza Matteotti, nella cosiddetta “Corte del contadino”. Entrando nel merito dell’organizzazione, Restello rivela che nell’edizione 2018 della Fiera «verrà senz’altro riprodotta l’idea della suddivisione del centro storico in corti a tema».

La corte dei fiori, con la presenza di florovivaisti e la proposta di piante e giardini verrà spostata da piazza XX Settembre a piazza IV Novembre, dove i furgoncini degli espositori contribuiranno pure a creare una barriera di sicurezza a protezione della piazza.

Piazza XX Settembre verrà invece riservata ai festeggiamenti per il centenario dalla fine della Grande Guerra. La piazza sarà dunque il salotto “occupato” dalle penne nere, che realizzeranno il Museo dell’Alpino con reperti storici, residuati bellici e immagini di guerra. La corte della birra verrà allestita nel parcheggio davanti alla biblioteca civica.

Ci saranno i produttori di birre artigianali e i “gemelli” di Abensberg, che avranno «l’obbligo di vendere soltanto la loro birra originale tedesca», asserisce il sindaco.

Su una delle corti, purtroppo, il sindaco deve ammettere di provare un po’ di delusione: «La corte più importante, quella del vino in piazza Garibaldi, è snobbata dai produttori, eppure dovrebbe essere una delle nostre migliori vetrine per promuovere un prodotto d’eccellenza del nostro territorio», riferisce. Nella corte del vino il sindaco abbinerà musica ed arte all’assaggio dei vini locali.

L’aspetto organizzativo dell’impegntivo evento verrà segutito, como la scorsa edizione, dall’assessore alla Fiera, Flavio Mirandola.


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