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Sonia. Ricordo di un’amica


Sonia Lovato aveva un sorriso per tutti, era sempre allegra e ottimista. Per questo in tanti le volevano bene e per questo la notizia della sua malattia, seguita qualche mese dopo da quella dell’inevitabile epilogo, ha avuto in città l’effetto di uno shock collettivo. “Ma come – ci siamo detti – proprio alla Sonia, che è l’immagine della salute e della voglia di vivere, proprio a lei doveva toccare il calvario della malattia, quello scempio del corpo che deturpa e deprime e non lascia scampo!”.

Erano impressioni come queste che la gente si scambiava in duomo durante il funerale di Sonia Lovato, un rito che neanche la salvezza eterna promessa dal sacerdote ha potuto alleggerire dal suo significato terreno, dalla consapevolezza di aver perso – questa volta davvero per sempre – una cara amica.

Sonia non si poteva non notare, quando transitava con la sua falcata elegante durante le passeggiate che compiva per mantenersi in forma; e poi, quando arrivava in piazza vestita con i suoi completini bianchi e blu e ti salutava da lontano, ti veniva vicino con quel suo passo aggressivo che era l’esatto opposto del suo carattere.


di Lino Zonin

(segue su AREA3news n°87 giugno '18)


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