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Il mondo rallenta con Stefano Percali


“Iil tempo è relativo e implacabile, precisa rapidamente le parti e i confini. Non si può possedere, ma si può usare bene. Stefano Percali (50 anni, residente a Loni- go) era un uomo che aveva le idee chiare su come sfruttare al meglio le sue giornate. Si svegliava con il sorriso, baciato dalla moglie Yvonne e abbracciava forte i suoi gli Tommaso (7 anni) e Leonardo (9 mesi). Andava a prendere il suo camion e faceva l’autista per la ditta Salvagnini di Sarego. I suoi colleghi lo conoscevano per la sua positività e per la passione che metteva nel lavoro, perché amava il suo mestiere, come amava la strada.

Nella strada poteva esprimersi e lo faceva costantemente e con ogni mezzo: con la sua moto o con la sua mountain-bike per seguire qualche sentiero non battuto, inesplorato, oppure facendo jogging in mezzo alla natura. Non importava quale strada prendesse, l’importante era andare e non fermarsi no alla meta. Solo a casa rallentava e lo faceva con la gioia nel cuore per dare tutto se stesso alla sua famiglia, perché era un padre esemplare e un marito amorevole. Non mancava mai di chiamare i suoi genitori Rosanna e Orlando, dedicando loro un momento speciale della giornata.

“Le mie giornate sono sempre differenti e divertenti, lascio agli altri il tempo di rovinarsele!” era il motto di Stefano e lo mostra- va con orgoglio sui social.

Eh sì, perché la cosa più preziosa che si può ricevere da chi si ama non sono i regali o le parole, è il suo tempo. Eppure, quella mattinata del 3 marzo, il tempo si è fermato. Nella ditta Mec Tronic di Colognola ai Colli (VR) Stefano Percali stava eseguendo le sue operazioni di carico della merce quando in un attimo il muletto in manovra lo ha travolto. Gli altri operai hanno lanciato subito l’allarme, ma nonostante il tempestivo arrivo del 118 per l’uo-mo non c’è stato più niente da fare.

Ha perso la vita in seguito ad un incidente, le cui dinamiche sono in fase di accertament. I magistrati stanno cercando di ricostruire quanto accaduto. Il pubblico ministero ha ricevuto le relazioni dei tecnici dello Spisal e dei Carabinieri di Colognola, intervenuti subito dopo l’infortunio per compiere rilievi e raccogliere testimonianze.



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