L’attività della Polizia locale contro il virus
Alcune domande riguardo l’intensa attività delle forze dell’ordine in questo momento particolarmente delicato e gravoso. (Per rendere un’idea dell’impegno profuso dalle forze dell’ordine in queste settimane, basti pensare che queste risposte ci sono state inviate a notte inoltrata ndr.)
Come vi siete organizzati per predisporre i controlli nella campagna contro il Coronavirus?
Attualmente tutto l’organico del corpo in- tercomunale è impegnato a 360° per tale emergenza nazionale, sia nell’ambito dei controlli per il contenimento del contagio del virus covid-19, con controlli stradali, nei parchi, piazze, piste ciclabili ed in altre zone del territorio di competenza (4 co- muni, circa 28.000 abitanti). L’impegno si estende anche all’attività informativa alla popolazione, a mezzo comunicati nei siti internet istituzionali, avvisi pubblici a ssi in varie zone del territorio, nonchè a mez- zo telefono, rispondendo alle centinaia di quesiti personali e domande generiche di informazioni pervenute (circa 650 tele- fonate al giorno). Purtroppo la disciplina normativa, proprio per il suo carattere emergenziale, è stata un susseguirsi di nuovi e diversi provvedimenti (6 decre- ti legge e legge, 2 delibere Consiglio dei ministri, 8 decreti Presidente del consiglio dei ministri, 19 ordinanze del Capo Prote- zione civile, 3 decreti ministeriali, 2 ordi- nanze del Presidente Regione Veneto...), spesso di di cile combinazione e coor- dinamento tra loro, e questo ha creato, unitamente con l’enorme mole di infor- mazioni mediatiche, soprattutto via web (qualche volta false o ingannevoli) grandi incertezze nella popolazione, ed, in parte, anche tra gli addetti ai lavori.
Come ha risposto la cittadinanza?
Come sopra detto, la popolazione in ge- nere è disorientata e spaventata, sia a cau- sa della situazione storica nuova, inedita, inaudita, ma anche per la normativa non sempre chiara e dall’alluvione di informa- zioni che arriva. C’è una parte, una buona parte della popolazione che ha ben com- preso la gravità della situazione e limita al minimo vitale gli spostamenti, altri che, in particolare prima delle ultime disposizio- ni restrittive, cercavano in qualche modo di eludere la disciplina, con varie scusanti (più spese alimentari al giorno, passeg- giate plurime col cane, improbabili attivi- tà sportive). Ancora adesso c’e’ uno “zoc- colo duro” che sembra non aver compreso appieno che uscendo senza vero motivo ed in qualche modo eludendo la norma,
non “la fa in barba” al poliziotto o al cara- biniere, ma mette in pericolo se stesso e gli altri, specie i più deboli, ed in sostanza allunga questa situazione sconvolgente per tutti.
Quali risultati sono stati ottenuti?
Dall’inizio della vera emergenza (12 mar- zo), dalla quale tutte le energie del cor- po sono state dedicate al contrasto della di usione del virus, sono stati controllati circa 420 soggetti, 390 veicoli, denun- ciando all’autorità giudiziaria 31 persone. Quest’ultimo dato potrebbe essere letto come positivo (meno del 10% dei sog- getti controllati sono risultati irregolari), ma considerando l’importanza, non me- ramente giuridica, ma sociale, vitale per la società, questo numero deve apparire negativo. Le persone devono capire che rimanere a casa è importante e doveroso non tanto per non violare una legge, ma per la propria salute, quella altrui e per la salvaguardia della collettività.