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Consiglio comunale: Mirandola nel Gruppo misto



Con una conferenza stampa tenutasi in piazzetta San Marco e ospitata dal bar "Al Bottegon" i dirigenti di Fratelli d’Italia hanno annunciato la loro presenza nel Consiglio comunale leoniceno. Il nome del partito non può essere ufficialmente espresso perché per compiere questo passo ci vogliono almeno due consiglieri; così Flavio Mirandola – perché è lui la causa del piccolo rimpasto in seno alla minoranza consiliare – approda al Gruppo misto, con la benedizione di Piero Puschiavo – responsabile della sede leonicena dei seguaci di Giorgia Meloni – e dei vertici provinciali del partito.

Alla riunione davanti al Bottegon i due rappresentanti locali del partito erano affiancati da Joe Fomaggio, consigliere regionale, sempre attento alle vicende leonicene.

Flavio Mirandola ha comunicato la decisione di sfilarsi dal gruppo “Dovigo sindaco”, al quale apparteneva, con una lettera inviata al sindaco Pierluigi Giacomello e al presidente del consiglio comunale Pier Luigi Marcolin. Mirandola ha annunciato la sua decisione giustificandola con il sopraggiungere di “molteplici motivi di carattere personale e politici”.

«Ho deciso in fare questo passo – ha spiegato il consigliere in conferenza stampa – dopo averne a lungo discusso con il responsabile locale di Fratelli d’Italia Piero Puschiavo. Nessun disaccordo con la capogruppo Francesca Dovigo, con la quale intendo conservare un ottimo rapporto, ma solo il desiderio di potermi muovere più liberamente all’interno dell’organo amministrativo».

Flavio Mirandola è stato per cinque anni assessore alla Fiera nella passata amministrazione guidata da Luca Restello. Alle elezioni di settembre, come capolista della formazione che sosteneva la candidatura a sindaco di Dovigo, ha ottenuto ben 171 preferenze. Ora si propone come testa di ponte in consiglio comunale del partito di Giorgia Meloni che alle ultime elezioni non aveva ottenuto i voti necessari per esprimere un consigliere.

«Io resto quello di sempre, un moderato di mentalità aperta e sempre disposto al dialogo con i cittadini – ha continuato Mirandola -. In più avrò alle spalle un partito forte e ben strutturato che potrà rendere più incisiva la mia azione politica».


di Lino Zonin

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