L’avvelenatore misterioso colpisce ancora
Nuova impresa del “nemico dei cani” che opera da tempo ad Almisano. Stavolta a
fare le spese delle sue fobie sono Ettore e Mirto, due innocui bastardini, morti dopo
aver ingerito dei bocconi avvelenati.«Come ogni sera – spiega Matteo Serrenti, il
padrone dei due cani – mia moglie ha portato Ettore e Mirto a fare una sgambata nei
campi che si trovano dall’altra parte della strada, in via Boschetta, sul retro della sede
della Protezione Civile. Li ha visti fermarsi un po’ più del solito ad annusare col muso
per terra ma poi sono tornati di corsa, vivaci come sempre. Il mattino dopo ci siamo
meravigliati per la strana calma che c’era nel canile e li abbiamo trovati entrambi
morti. Non c’è ombra di dubbio che abbiano ingerito qualcosa di avvelenato, anche
perché non è il primo caso del genere che si verifica in questa zona».
L’ultima volta è successo nel settembre dell’anno scorso, anche se per fortuna in
quell’occasione l’ignoto avvelenatore non ha fatto vittime perché qualcuno ha notato
dei bocconi sospetti e ha avvisato in tempo l’ufficio ambiente del Comune. Stavolta,
purtroppo, l’allarme è scattato in ritardo. «Il luogo in cui i nostri cani hanno raccolto
le esche avvelenate – continua Serrenti – è isolato e, in questa stagione, incolto. Il
padrone dei campi è un amico e non ha niente in contrario se lasciamo che i cani
corrano tra le stoppie. Purtroppo in zona c’è qualcuno che questi animali non li sopporta
proprio e dà sfogo a suo odio seminando esche avvelenate».
Passare dalla semplice antipatia alle vie di fatto significa incorrere nelle sanzioni previste
dal Codice penale e rischiare una pena detentiva da quattro mesi a due anni.
Ettore e Mirto erano di piccola taglia e quindi maggiormente soggetti a subire gli effetti
letali del topicida che di solito viene usato per avvelenare i bocconi. L’ufficio ambiente
del Comune raccomanda a chi avesse il sospetto di ingestione di sostanze nocive da
parte del suo animale di avvisare in municipio e di contattare un centro antiveleni. Per
la comunicazione alla pubblica autorità si può usare anche l’app Municipium.
Come misura di pronto intervento si consiglia di indurre l’animale al vomito, prima di
ricorrere con urgenza a un veterinario. Precauzioni che nel caso dei due cagnolini
di Matteo Serrenti non hanno purtroppo potuto essere adottate.
«Ettore e Mirto erano due tesori – conferma il padrone –. Si comportavano sempre
bene e non davano fastidio a nessuno. Possedevano l’istinto dei cani da guardia
ed erano sempre vigili. Un paio di mesi, di notte, hanno fatto un baccano tale da indurre
un ladro che si stava introducendo in un appartamento vicino a darsela a gambe.
Ci dispiace davvero di dover rinunciare alla loro compagnia».
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